lunedì 29 giugno 2009
Perchè?
L'Aquila tradita
giovedì 18 giugno 2009
Così è la guerra a Badghis (in spagnolo)
Da El Mundo.Operazione congiunta dei parà della Folgore e militari statunitensi nella regione afgana di Badghis. Quel territorio dovrebbe essere controllato dall'esercito spagnolo...
giovedì 11 giugno 2009
mercoledì 27 maggio 2009
Lo scrive pure il FT...
Il Financial Times: «Berlusconi non è Mussolini ma è un pericolo per l'Italia»
sabato 23 maggio 2009
sabato 16 maggio 2009
Carmine
Viaggio nella xenofobia, dentro le paure del quartiere Carmine a Brescia
domenica 10 maggio 2009
Questi si che capiscono qualcosa...
«Votateci, fermeremo Berlusconi» Silvio infiamma le elezioni finlandesi
venerdì 8 maggio 2009
Immobiliare mafia. Succursale nord
Immobiliare mafia. Succursale nord
lunedì 27 aprile 2009
martedì 21 aprile 2009
Ironico come sempre
Gli italiani che sbagliano e fanno le vittime
martedì 14 aprile 2009
Il cybercrimine non conosce crisi
Il cybercrimine non conosce crisi
sabato 11 aprile 2009
martedì 7 aprile 2009
La Terra impazzita e quell’urlo: «Altre bare»
Articolo
martedì 31 marzo 2009
venerdì 27 marzo 2009
Uomini e senza laurea dirigenti made in Italy
Uomini e senza laurea dirigenti made in Italy
giovedì 26 marzo 2009
martedì 24 marzo 2009
venerdì 20 marzo 2009
Udinese
domenica 15 marzo 2009
L'esercito senza soldi
L'esercito senza soldi Fermi elicotteri e autoblindo
venerdì 13 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
Quel Gran genio di Jobs
venerdì 6 marzo 2009
martedì 3 marzo 2009
Emozionante...
venerdì 27 febbraio 2009
Carabina selvaggia.
Tanto per cominciare, si abbassa l'età in cui è consentito imbracciare il fucile: a 16 anni si potrà prendere un patentino e andare a sparare per boschi e contrade. Il popolo dei 700 mila cacciatori italiani dunque si potrà infoltire di figli e nipoti, che la legge considera immaturi per votare e guidare un'auto, ma non per impallinare un cinghiale. Come si regolerà la responsabilità civile e penale in caso di incidenti causati dai minorenni in doppietta, non è specificato dal progetto di legge. Che invece detta minuziosamente le norme per l'allargamento della libertà di caccia, unificando diverse proposte accumulatesi negli anni, tutte provenienti dai banchi del centrodestra.
Le intenzioni sono chiare, sin dall'articolo 1 che, dettando i principi generali, fa sparire la solenne affermazione dell'interesse della comunità nazionale alla protezione della fauna. Messa in chiaro la filosofia, si passa ai fatti. Nei parchi naturali si potrà sparare: sarà lecita la caccia in deroga "per piccole quantità" e quella per il "controllo faunistico", insomma quando ci sono animali in eccesso che danno fastidio. Conclusione: "Nei parchi si potranno cacciare peppole e fringuelli, con piani pluriennali", denuncia Legambiente.
Se la deregulation arriva nei parchi, figuriamoci fuori. Mentre finora la legge del cacciatore è stata incentrata sul suo ancoraggio al territorio, in futuro le doppiette potranno spostarsi da una regione all'altra per seguire gli uccelli migratori: basterà comunicarlo alle autorità e pagare qualcosa. I poveri migratori se la vedranno brutta anche per la riduzione delle aree protette sui valichi montani, dove adesso passano indisturbati mentre in futuro sarà consentita la presenza di cacciatori.
Liberalizzazione totale anche per quanto riguarda l'uso di uccelli come esche o zimbelli: via il tetto massimo, via anche gli anellini per identificarli ed evitare abusi. "È una pratica arcaica oltre che crudele: per fortuna lo fanno in pochi, non si capisce perché la legge vuole questo ritorno al passato", dice Danilo Selvaggi della Lipu. A proposito di pratiche arcaiche: se un cacciatore vuole imbalsamare le sue prede, avrà carta bianca senza i vincoli e le regole che esistono per gli imbalsamatori ufficiali.
Il controllo della fauna, già evocato per aprire alla caccia nei parchi, permetterà ai sindaci di dare mano libera ovunque ai cacciatori per abbattere animali che fanno danni o causano fastidio: cervi, lupi ma anche cani e gatti. Non mancano infine le novità affidate al privato: nelle aziende faunistico-venatorie si potrà cacciare tutto l'anno e anche senza licenza, sparando su animali appositamente liberati per il divertimento di tiratori da luna park. E per coloro che violeranno le (poche) regole che restano, mano di velluto: ai bracconieri presi sul fatto basterà pagare una multa per riavere le proprie armi. E riprendere la caccia.
mercoledì 25 febbraio 2009
Connessioni
Umberto Eco, Il pendolo di Foucault
sabato 21 febbraio 2009
giovedì 19 febbraio 2009
Ironico come sempre
Da Corriere.it Articolo di Severgnini
ITALIANS
Volti nuovi nel Pd: la lezione di Stuart Mill
di Beppe Severgnini
La BUR (Biblioteca Universale Rizzoli) ha festeggiato ieri i 60 anni con un bell'incontro milanese a Villa Necchi Campiglio (hanno sempre un certo fascino, queste case popolari). Sparse sui tavoli, molte colorate riedizioni invitavano al furto amichevole. Prendo «La libertà» (On Liberty, 1858) di John Stuart Mill. Apro e leggo una frase: «Il dispotismo della consuetudine è ovunque una barriera eretta contro il progresso umano». Perfetta per il Partito Democratico. Ma lo capirà? Le dimissioni di Veltroni, ridotto a un puntaspilli dagli amici, hanno aperto il consueto psicodramma.
Tutti contro tutti, sperando di raccattare qualcosa nel caos. Assemblea costituente! Congresso! Segretario di transizione! La faccenda potrebbe essere divertente, non fosse per un particolare: una democrazia ha bisogno di un'opposizione. La democrazia italiana, oggi, più delle altre. Cos'è, oggi, il PD Profondamente Depresso? Popolo Dimissionario? Pasticcione Dilettante? Perso in Discussioni? Occorre un leader, capace di spiegare, spingere e far sognare. E occorre un programma. A tutt'oggi non è chiaro se il partito voglia a) sostenere milioni di giovani precari, sballottati come aquiloni in un tornado b) velocizzare la giustizia, della cui goffaggini approfitta la criminalità d'importazione c) introdurre il testamento biologico d) cambiare questa scandalosa legge elettorale. Quattro temi, ma ce ne sono altri quaranta in cui i dalemiani dissentono dai parisiani, che contestano i lettiani, che s'oppongono ai veltroniani, che scrutano dai fassiniani, che sospettano dei bindiani, che litigano con teodem, laici e rutelliani.
Qualcuno invoca il ritorno di Prodi. Amen. La destra ha un padrone, che ha i mezzi (carismatici, politici, economici, televisivi) per imporre la sua volontà. La sinistra deve trovare un comandante. Se è inesperto, ha bisogno d'un tifone per guadagnarsi il rispetto dell'equipaggio. Bè, il tifone è servito: dopo il Friuli e la Sardegna, arrivano le europee e le amministrative. Ne potrebbe uscire un leader - insospettabile, oggi - capace di far sembrare l'avversario antico e ripetitivo.
E' questa l'unica cosa di cui Berlusconi ha paura. L'infanticidio (politico) di Illy e Soru lo dimostra. Dove può sceglierlo, il Pd, questo capo? Risposta: primarie vere, dovunque. Partito scalabile: ogni candidato presenti un programma di una facciata (formato A4) e dica cosa vuol fare. Non corrano i Rutelli e i D'Alema: hanno già avuto, già perso, già dato. Corrano i Renzi (Firenze) e i Chiamparino (Torino), corrano i Letta e i Bersani, corrano i nuovi, gli esterni e gli sconosciuti. Se un novellino come Obama è diventato presidente degli Stati Uniti, e i conservatori britannici si sono affidati a baby Cameron, perché una giovane donna o un neo-politico non possono guidare un partito in un Paese medio dell'Europa del sud? Se votate a sinistra e tutto ciò vi sembra ingenuo, preoccupatevi. Vuol dire che avete già perso. Un'altra volta, intendo.
lunedì 16 febbraio 2009
Polizia di Stato a piedi
Articolo completo tratto da Repubblica.it
La polizia con le auto in garage "A Roma e Napoli 500 mezzi fermi"
domenica 15 febbraio 2009
giovedì 12 febbraio 2009
Giocatrice basket australiana
Perchè?????
Tutto questo perchè?????? Non siamo in Cina... Da Espresso.it
Il governo contro Internet
Un emendamento approvato nel decreto sicurezza potrebbe imporre la chiusura di molti siti (da YouTube a Facebook) e di migliaia di blog. Come spiega l'autore della norma, il senatore Gianpiero D'AliaE' quanto ha dichiarato al sito de "L'espresso" il senatore Gianpiero D'Alia (Udc), in merito all'emendamento 50 bis da lui introdotto nel decreto Sicurezza (e approvato al Senato) che consente al ministero degli Interni di procedere all'oscuramento di siti Internet che siano sottoposti a indagine giudiziaria per contenuti che contemplino l'istigazione a delinquere a l'apologia di reato.
«Secondo il mio emendamento», ha spiega D'Alia, «in presenza di questi contenuti il ministero diffiderà il gestore, e questi avrà due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare questi contenuti oppure non ottemperare. Se non ottempera diventa complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato».
Lo stesso discorso, secondo quanto dichiarato da D'Alia a "L'espresso" «deve valere per i video su YouTube, per eventuali scambi di insulti e minacce tra utenti nei forum e anche per i commenti ai blog».
Alla domanda se questo tipo di interventi non rischi di censurare pesantemente la Rete, a iniziare dall'oscuramento completo di YouTube e Facebook, il senatore D'Alia ha risposta: «Io non sono né per chiudere Facebook né per chiudere YouTube, io sono perché Facebook e YouTube rispettino le vittime di mafia, le vittime del terrorismo e le vittime degli stupri. Se non le rispettano non possono avere il rispetto dello Stato, quindi vanno chiusi».
martedì 10 febbraio 2009
domenica 8 febbraio 2009
Riti a Cambridge
Articolo del Sun.it Cambridge girls' booze and sex shame
Articolo di Corriere.it Alcol e sesso per entrare nei club degli studenti a Cambridge
venerdì 6 febbraio 2009
24 ore di Alemans
24 ore di Alemans. Da L'Espresso.it
mercoledì 4 febbraio 2009
Università inattraente
Da Repubblica.it
L'università non attrae più a picco gli iscritti nel 2009
Nuove immatricolazioni giù del 4,4% mentre sono aumentati i diplomati
Sempre più giovani preferiscono fermarsi e cercare lavoro: 50mila in più in 4 anni
di SALVO INTRAVAIA
In Italia, il numero di immatricolazioni all%u2019anno accademico 2008/2009 fa segnare il record negativo degli ultimi sette anni. Secondo il dato diffuso qualche giorno fa dal ministero dell%u2019Università, le new entry di quest%u2019anno toccano quota 312.104. Nel 2006/2007 furono oltre 14 mila in più: 326.384 in totale. Le regioni italiane dove si registra il decremento più consistente sono quelle meridionali: meno 6,6 per cento in un solo anno.
Eppure, considerato che gli studenti promossi all%u2019esame di maturità sono aumentati in maniera consistente, le cose sarebbero dovute andare diversamente. In base alle percentuali di candidati, non ammessi (dall%u2019anno 2006/2007) e bocciati agli esami di stato pubblicati dal ministero dell%u2019Istruzione, nel 2004/2005 si diplomarono quasi 430 mila studenti che sono arrivati a 463.400 l%u2019anno scorso. Ma nello stesso periodo gli ingressi all%u2019università sono diminuiti. Nel corrente anno accademico, rapportando gli immatricolati con i diplomati dell%u2019anno precedente, solo due studenti su tre (il 67 per cento) hanno scelto di proseguire gli studi dopo la scuola. Due anni fa la percentuale era di gran lunga superiore: oltre il 75 per cento.
L%u2019università con ogni probabilità non è più vista da studenti e famiglie come l%u2019unico percorso di studi che può ampliare gli sbocchi lavorativi. Sempre più giovani preferiscono fermarsi dopo il diploma della scuola secondaria di secondo grado e cercare un lavoro. Erano 100 mila nel 2004/2005 mentre quest%u2019anno sono saliti a 150 mila. Oltre alle difficoltà di trovare un impiego anche dopo la, laurea, uno dei fattori che probabilmente ha contribuito a scoraggiare l%u2019ingresso all%u2019università è il costo delle tasse e dei contributi richiesti dagli atenei.
Nel 2002, la contribuzione studentesca totale ammontava a poco più di un miliardo e 100 milioni di euro. Cinque anni dopo, gli studenti hanno versato nelle case degli atenei italiani quasi un miliardo in più (2 miliardi e 79 milioni, con un incremento dell%u201989 per cento) che solo, in parte (260 milioni di euro) sono serviti ad aumentare i cosiddetti interventi a favore degli studenti: borse di studio, prestiti d%u2019onore, scambi internazionali, interventi a favore di studenti disabili, posti-alloggio e altri sussidi). Nello stesso periodo (dal 2002 al 2007) la popolazione studentesca ha subito un incremento ma soltanto del 22 per cento.
(4 febbraio 2009)
lunedì 2 febbraio 2009
Rubik 360.. Il moderno gioco-rompicapo
Il rompicapo dei bambini e ragazzi del 2000...
Tratto da Corriere.it
Rompicapo
Una sfera, sei palline e soltanto una soluzione. Ecco Rubik 360
L’erede del cubo impossibile
MILANO—Ritorna. Trent’anni dopo ha perso gli spigoli, è diventato trasparente e le palline hanno rimpiazzato i quadratini. Ma potrebbe diventare il nuovo rompicapo del ventunesimo secolo e rimpiazzare il suo antenato, quell’amato-odiato, incredibile, impossibile Cubo di Rubik su cui milioni di persone si sono spaccate la testa negli anni ’80.
Ci riuscirà? Lo spera il suo inventore, il professore ungherese Erno Rubik, che sta per lanciare la sua nuova creatura, Rubik 360, come ha rivelato il Sunday Telegraph. Il debutto ufficiale sarà il 5 febbraio quando verrà mostrato al pubblico alla Fiera internazionale del giocattolo a Norimberga e arriverà nei negozi il prossimo agosto. «Sento che 360 è uno dei più innovativi ed eccitanti rompicapo realizzati dopo il Cubo», ha spiegato il 64enne Rubik aggiungendo che per risolvere il nuovo gioco servono «abilità, logica e destrezza». Rubik 360
Semplice il gioco, difficile la soluzione, visto che ce n’è una sola: il Rubik 360 ha sei palline intrappolate in tre sfere trasparenti, il giocatore deve riuscire a farle arrivare dalla sfera più interna a quella più esterna facendole passare attraverso i due soli fori di quella centrale. Facile a dirsi. Meno semplice a farsi. Proprio come accadeva con quel mitico Cubo diventato un simbolo degli anni ’80 con più di 350 milioni di esemplari venduti nel mondo (il giocattolo più venduto nella storia) e milioni di sfegatati giocatori che si sono affrontati in campionati e tornei. E ancora oggi, la sfida non si ferma. L’ultimo record segnalato è quello di Erik Akkersdijk (nel 2008) che lo ha risolto in 7,08 secondi.
02 febbraio 2009
venerdì 30 gennaio 2009
Caso Mannini - Possanzini...
mercoledì 28 gennaio 2009
In ricordo di Mino Reitano
Tratto da espresso.repubblica.it
REITANO, ADDIO ITALIAN POP
Era partito con testi di Mogol. E' diventato un'icona della musica nazional-popolare. Si è spento ad Agrate Brianza, a 64 anni, uno dei volti più noti di Canzonissima e dei Festival di Sanremo
Nato a Fiumara, vicino a Reggio Calabria,aveva studiato al conservatorio della città calabra, Trasferitosi giovanissimo in Germania per lavorare, aveva fondato con i suoi fratelli un gruppo musicale chiamato appunto I Fratelli Reitano, che suonava soprattutto rock and roll.
Nel '67 ha debuttato al festival di Sanremo con una canzone scritta da M0gol e Battisti,Non prego per me. Il successo fu notevole e l'anno dopo Reitano è entrato in hit parade con Avevo un cuore che ti amava tanto.
Nel '69 un nuovo successo parte da Sanremo con Meglio una sera piangere da solo.Negli anni successivi diventa un fenomeno nazional popolare, con diverse partecipazioni a Canzonissima.
Tra i suoi successi anche Italia di Umberto Balsamo, arrivata sesta al Festival di Sanremo del 1988
Cattolicissimo, aveva radunato buona parte della sua famiglia in una specie di ranch acquistato non lontano da Milano, ad Agrate Brianza.
E' qui che si è spento, dopo una lunga malattia di cui aveva parlato anche pubblicamente pochi mesi fa.
lunedì 26 gennaio 2009
Polar bears in London???
Per chi fosse incuriosito dalla foto, ecco l'articolo da cui è tratta la foto...
http://news.sky.com/skynews/Home/UK-News/A-Sculpture-Of-Two-Polar-Bears-On-An-Iceberg-Is-Floated-On-Thames-To-Raise-Climate-Change-Awareness/Article/200901415210460?lpos=UK_News_Second_Home_Page_Feature_Teaser_Region_0&lid=ARTICLE_15210460_A_Sculpture_Of_Two_Polar_Bears_On_An_Iceberg_Is_Floated_On_Thames_To_Raise_Climate_Change_Awareness
sabato 24 gennaio 2009
Cina e Taiwan, la svolta Mai così vicine in 60 anni
http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_24/cina_taiwan_mai_cosi_vicine_Marco_Del_Corona_de7c1a7a-e9f1-11dd-a42c-00144f02aabc.shtml
venerdì 23 gennaio 2009
Italia, povera ricerca...
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_20/magazine_povera_ricerca_cover_story_86e615f8-e6f5-11dd-8f4d-00144f02aabc.shtml